Teoria della similitudine
Attraverso questa teoria, si rende
evidente come i motori a scoppio pur venendo costruiti di
dimensioni molto variabili, si va, infatti, dai motori navali grandi come
palazzi ai motori per areomodelli, siano in realtà semplicemente
in scala tra loro. In pratica motori
di cilindrate unitarie anche molto diverse funzionano in modo
analogo e tutte le loro componenti e funzioni sono semplicemente
scalati tra loro. Questo spiega come dello stesso motore spesso
esitano varie versioni con cilindrate diverse, perchè una volta
progettato il primo motore gli altri possono essere ricavati da
questo praticamente solo costruendoli in scala.
Questa teoria si applica al singolo
cilindro, il che permette, senza troppo sforzo non solo di fare
motori più grandi o piccoli semplicemente scalando i parametri, ma
permette anche di costruire motori con numero variabile di
cilindri, semplicemente accoppiando i singoli cilindri.
Non è quindi un caso se
commercialmente esistono
maxi scooter, ha motori monocilindrici da 125, 250, 500 cc o se
una moto è disponibile in un 125 monocilindrico, un 250
bicilindrico o un 500 quattro cilindri.
Le ipotesi che permettono di
applicare questa teoria sono che i monocilindri siano:
- Geometricamente simili: le dimensioni dei loro organi fra loro
in un rapporto di scala fisso.
- Siano materialmente simili : gli organi siano costruiti dello
stesso materiale.
- Aspirino e scarichino dallo e nello stesso ambiente.
- Operino con lo stesso carburante.
- Abbiano la stessa velocità media del pistone.
Se si verificano queste condizioni,
che sono facili da rispettare, si può verificare che valgono le
seguenti considerazioni.
Chiamiamo
S il
parametro di SCALA.
RELAZIONI GEOMETRICHE e cinematiche:
Le dimensioni lineari degli organi dei due cilindri a confronto
stanno tra loro come S.
Le superfici stanno tra loro come il quadrato del rapporto di
scala S2
I volumi (e, quindi, le cilindrate e le masse) stanno tra loro
come S3
I regimi di rotazione stanno tra loro come 1/S
I tempi richiesti per compiere una qualsiasi fase stanno fra loro
nel rapporto di scala S.
Le accelerazioni, stanno tra loro come 1/S.
RELAZIONI termo-fluidodinamica :
La cilindrata e i volumi di fluido elaborati dai cilindri a
confronto sono proporzionali alle loro cilindrate, cioè stanno fra
loro come S3 .
Le sezioni delle valvole e dei condotti stanno tra loro come S2.
I tempi a disposizione per le fasi stanno tra loro come S.
®
Le
velocità del fluido nelle valvole e nei condotti sono uguali.
Le lunghezze dei condotti stanno fra loro come S, I tempi di
percorrenza delle onde di pressione nei condotti stanno come S. I tempi di percorrenza delle fasi del ciclo stanno
tra loro nello stesso rapporto.
®
I due motori
a confronto sono ugualmente “accordati”, il che implica anche
parità di riempimento.
A pari rapporto di compressione e con con lo stesso carburante, la
velocità di fiamma nella camera di combustione è sostanzialmente
la stessa nei due motori.
Il percorso della fiamma stanno fra loro nel rapporto di scala.
®
C'è uguaglianza del tempo della fase di combustione.
La parità di ambiente, di rapporto di compressione e di
temperatura di combustione, assicurano la sostanziale uguaglianza
delle pressioni.
®
I due motori hanno la stessa
pressione media effettiva cioè la pme.
RELAZIONI MECCANICHE :
Le pressioni sono uguali e quindi le forze di pressione sono
proporzionali alle aree dei pistoni, cioè ad S2. A pari
velocità media del pistone, le forze di inerzia sono proporzionali
alle masse delle parti in moto ed all’inverso della corsa, cioè
sono anch’esse proporzionali ad S2. Le sezioni
resistenti degli organi stanno tra loro come S2.
® Le tensioni a cui è
sottoposto il pistone e gli altri organi sono uguali.
Le aree delle superfici striscianti stanno fra loro come S2,
quindi le pressioni specifiche sulle superfici striscianti saranno
uguali, dato che anche le forze vanno con S2.
® In
cilindri geometricamente simili e caratterizzati dalla stessa up,
tutte le velocità di strisciamento sulle superfici saranno uguali
il che significa anche
una sostanziale
uguaglianza dei coefficienti di attrito.
La potenza dissipata per attrito resta proporzionale alle forze,
cioè ad S2.
La potenza indicata và con S2 (è proporzionale alla
sup. dei cilindri)
La potenza utile
proporzionale sempre ad S2
®
I cilindri oltre alla stessa pme hanno la stessa Potenza
specifica areale.
®
Non hanno la stessa Potenza specifica, dato che quella utile varia
con S2 mentre la cilindrata con S3 quindi
essa varia secondo 1/S, cioè è inferiore nel cilindro più grande.
(Questo è il motivo di fondo per cui, a pari cilindrata totale e
rapporto corsa/alesaggio, il motore più frazionato è in grado di
fornire una potenza massima maggiore)
Le frequenze di vibrazione flessionali e torsionali stanno fra
loro come S.
I regimi di rotazione stanno tra loro come S.
®
I due motori operano con gli stessi “margini di pericolosità”
I pesi ed i volumi dei due motori, per la similitudine geometrica
e dei materiali, stanno ambedue nel rapporto S3
®
La densità globale è la stessa.
In pratica, le grandezze fondamentali che si possono ritenere
sempre comparabili sono:
-
La Pressione media effettiva (pme)
-
La Velocità media del pistone (up)
-
La Potenza specifica areale (Pe/S)
-
La Densità globale (P/V)
Va ricordato che questa teoria, è valida in generale anche se
esistono una grande quantità di fenomeni “fuori similitudine” che,
pur senza alterare le sostanziale validità delle conclusioni,
possono introdurre differenze non trascurabili. Tra questi si può
ricordare, le perdite di carico, le perdite di calore, e la
qualità delle superfici metalliche, che sono favorevoli nel
cilindro più grande. |