L'arco di giri in
cui un motore può operare è estremamente variabile tra un tipo di
motore e l'altro. Ad esempio un piccolo motore per areo-modellismo
può facilmente superare i 40.000 giri/minuto, mentre un grande
motore marino può fare anche meno di 100 giri/minuto. Per quanto
riguarda i motori per autoveicoli si va da un massimo di 5-6000 di
una normale vettura di serie fino ai 18-19000 di una f1 moderna.
Questa grande differenza tra un tipo di motore e l'atro rende il
numero di giri un parametro assolutamente inutile per valutare un
motore, e come si è visto non compare nella formula sintetica
della potenza.
Un parametro che invece, è veramente universale e permette di
paragonare motori anche totalmente differenti, come un motore di
f1 con un diesel per il trattore, è proprio la Velocità media del pistone,
cioè la velocità media con cui il pistone va su e giù dentro il
cilindro. E' un parametro universale perché ha una valore quasi
costante per ogni genere di motore ( oscilla tra 5 e 25 m/s ), ed
ogni incremento anche pur minimo è indice di grande cura del
progetto ed impiego di materiali pregiati. In pratica alla Up sono legate tutte le
forze d'inerzia e di attrito per cui dalla Up dipendono le
sollecitazioni che subisce il motore durante il funzionamento,
così che Up non può essere grande a piacere, a meno di far
sfasciare
tutto, in brevissimo tempo. E' infatti facile da immaginare che più il pistone va
veloce e più vanno veloci tutti gli altri organi del motore che ad
esso sono collegati e così, sia le vibrazioni, che le forze
d'inerzia e di attrito,
aumentano notevolmente e portano con maggiore probabilità a
rotture. Addirittura le forze di attrito crescono col quadrato
della Up ! Quindi una volta scelti i materiali e le geometrie con
cui fare pistone, cilindro, biella ed albero (e le scelte
possibili sono limitate ad acciaio, titanio ed alluminio), Up
massimo è un valore fisso.
Up quindi permette di valutare la sportività di un motore, cioè ci
permette di capire se un motore è stato costruito per durare, come
quello di una utilitaria od è sportivo come quello di una moto o è
da competizione come quello di una f1, in cui la vita è
brevissima (300Km o poco più). Come si vede dagli esempi che vi riporto in fondo a
questa e-mail, rimanendo nell'ambito di auto e moto, queste tre
categorie corrispondono a valori di Up che vanno da 9-15 per i
motori "tranquilli", da 15-22 per i motori sportivi, da 22 in su
per i motori da competizione.
Dal punto di vista matematico Up è definito da questa
relazione:
Dove 2*C non è altro che la distanza che percorre il pistone ad
ogni giro e n è il numero di giri al secondo.
Quello che si vede da questa formula è che, se Up dipende da quanto
vogliamo che duri il motore e dal livello tecnologico con cui è
stato realizzato, è necessario che il numero di giri e la corsa si
adattino di conseguenza. Ed essendo praticamente costante per ogni
genere di motore, perché come detto la scelta di materiali e
geometrie è limitato, e' facilmente spiegato
come mai un motore da modellismo che sta nel palmo di una mano e
che ha una corsa di pochi millimetri può fare 40.000 giri/minuto,
mentre un motore marino grande come una casa, con una corsa anche
superiore ad un metro, gira molto molto lentamente.
Si può anche osservare come in uno specifico motore reale, come
quello della nostra auto, più si sale
di giri e più aumenta la Up, e più aumentano le sollecitazioni. E'
per questo che nelle vetture moderne esiste il limitatore, cioè la
centralina elettronica blocca il flusso di benzina impedendo al conducente di
superare un limite massimo di giri. E' anche per questo che le f1
possono variare anche in corsa il regime di rotazione massimo
prima del
cambio di marcia. Infatti in qualifica dove il motore deve
funzionare per pochissimi giri, si può far girare i motori al limite
dei 19.000, per poi scendere a 18 500 in gara, dove si devono
compiere 300 Km e addirittura scendere sotto i 18.000 quando non
c'è bisogno di forzare. |