Gara: Il Dottore ha trovato la cura!
Sesto successo di fila per Valentino Rossi sul circuito del
Mugello; quella toscana è la sua pista, casa sua, nessuno può
batterlo, nemmeno le previsioni del tempo che davano pioggia
alle 14.00, orario di inizio della gara.
Il sole tiene, viene fuori una gara che proprio non ti
aspetti, dove il pilota in difficoltà, contro ogni pronostico,
è proprio il capofila del mondiale Casey Stoner.
Al semaforo verde, però, il copione sembra quello scritto nei
giorni scorsi; Stoner arriva per primo alla San Donato,
Capirossi parte a fionda e dopo poche curve è dietro il
compagno di squadra, mentre Rossi parte male ritrovandosi
ottavo.
Al secondo giro De Puniet si stende salutando la compagnia.
Capirossi guadagna su Stoner e al quarto giro si porta al
comando; è un piacere rivedere Loris davanti a tutti. Anche
Melandri sembra in grado di lottare per il podio, sorpassando
la Ducati #27 e portandosi in scia a Capirossi.
Nel frattempo Rossi comincia la sua rimonta, mentre Pedrosa
comincia a ripetere i tempi del warm-up avvicinandosi alla
vetta.
Quello di Capirossi è purtroppo un fuoco di paglia e dopo 5
giri il suo ritmo cala di schianto, mentre aumenta quello del
piccolo spagnolo che al settimo giro sorpassa Stoner
portandosi al comando, imitato poche curve dopo da Rossi che
punta deciso verso la Honda #26.
Valentino sembra in completa trance agonistica, guida in
maniera divina, pennella le curve Biondetti come nessuno,
studia per un paio di giri Pedrosa poi decide di prendere il
comando delle operazione: il palcoscenico del Mugello è suo e
di nessun altro.
Daniel cerca per qualche giro di stare attaccato al codone
della M1 #46 ma oggi non è proprio cosa. Rossi decimo su
decimo costruisce un margine di sicurezza.
Dietro il duo gommato Michelin (oggi il produttore francese si
è riscattato alla grande), Stoner fatica a contenere Hopkins,
anche se il più pericoloso appare Barros che recupera molto
bene sulla Suzuki che lo precede.
Rossi a cinque giri dalla fine dà lo strattone decisivo,
Pedrosa rallenta conservando la seconda piazza, mentre il
brasiliano aggancia Stoner passandolo all'inizio del
terzultimo giro. L'australiano prova ad accordarsi a Barros ma
non riesce a conquistare il podio, dimostrando una volta di
più la sua maturità portando a casa punti importanti a livello
campionato, anche se il suo vantaggio su Rossi si assottiglia
a soli nove punti.
La delusione vera del Mugello è però la coppia
Ducati-Bridgestone visto che questa è la loro pista di
sviluppo.
Festa grande con l'invasione di pista dei tifosi accorsi al
Mugello con doverosa ovazione al mattatore di giornata Rossi
che ha anche il merito di evitare la tripletta iberica nelle
tre classi.
Ma la festa durerà il tempo di una notte, il prossimo week-end
rivincita a Barcellona.
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